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I mezzi di comunicazione preferiti in base allo stato d'animo

Quanto sono cambiate le abitudini comunicative negli ultimi anni? Questa è la domanda che si sono posti i ricercatori dell’Università del Wisconsin, che hanno quindi studiato le abitudini di comunicazione di 300 giovani studenti.

Ai giovani volontari è stato chiesto di compilare un diario giornaliero sui post che essi pubblicavano su Facebook, Twitter o Instagram volta per volta, nonché di annotare ogni telefonata o comunicazione faccia a faccia. È stato inoltre chiesto di integrare ogni segnalazione con lo stato d’animo del momento e di quello successivo all’aver comunicato ciò che avevano da dire.

È quindi emerso che, se per comunicare una buona notizia si preferisce sempre la rete per condividere con gli altri il proprio stato d’animo, quando dobbiamo comunicare una brutta notizia si sceglie maggiormente il contatto diretto con l’interlocutore, o in alternativa la telefonata. In particolare, il telefono è il mezzo preferito dai giovani per comunicare un brutto voto o un momento di sconforto, oltre che di insoddisfazione personale.

Il social network, dal canto suo, è in grado di amplificare la carica emotiva e la felicità di chi comunica una buona notizia, nonché il fatto di sentire come più reale quanto appena condiviso con la rete. Anche un fatto negativo, se condiviso pubblicamente, ha quest’effetto: amplifica i sentimenti negativi sia di chi condivide e sia di chi legge.

Proprio per questo, stando alla ricerca, i giovani si rivolgono ad un mezzo di comunicazione piuttosto che all’altro: una buona notizia non ha bisogno di un riscontro immediato anche se pubblicata istantaneamente al fatto; al contrario, al verificarsi di eventi negativi, si ha la necessità di un riscontro immediato in grado di rassicurarci, oltre che di farci sfogare.