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Il vicinato nel tempo dei social media: nascono le Social Street

Come si creano relazioni di quartiere nel decennio dei social media e del mobile networking? Semplice, basta sfruttare le risorse disponibili. Nella fattispecie, i social network e le app.

E allora, se un tempo ci si conosceva attraverso un invito per un caffè da parte delle vicine di casa, ora lo si fa su Facebook. Gli apripista di questa piccola rivoluzione sono stati un anno fa i residenti di una via di Bologna, che hanno aperto un gruppo privato sul noto social network invitando gli altri residenti ad iscriversi per scambiarsi idee, progetti e necessità. Dopo solo un anno, gli iscritti al gruppo sono diventati mille, il che ha portato alla creazione di molte altre pagine simili, aggregatori di condomini, isolati o interi paesi.

Queste social street hanno la funzione di bacheche in cui mettere in comune scale o biciclette, organizzare eventi o scambiarsi pareri sugli esercizi commerciali della zona. Volete farne parte anche voi? Per trovare la Social Street più vicina o crearne una nuova è sufficiente consultare questo sito. Nella sola Bologna le social street sono 49!

Non vi basta? Ecco altre quattro chicche per un vicinato digitale:

  • Decoro Urbano: app che consente di segnalare all’amministrazione locale delle località aderenti discariche abusive, atti di vandalismo e buche stradali.
  • Gnammo: app che permette di trasformare la propria casa in un piccolo ristorante, in cui il padrone di casa cucina e gli ospiti pagano la loro parte.
  • Ratatouille: app creata da quattro ragazzi veneti che consente di condividere con i vicini il cibo che si ha in più ed è prossimo alla scadenza.
  • Parents Nearby: app ancora poco diffusa in Italia che consente di conoscere i genitori della propria zona con cui scambiarsi favori, pareri e consigli.